Gli ospiti se ne sono andati, prendo il mio fedele iPod dalla giacca, mi verso due dita di Lagavullin Distillers Edition ed esco sul balcone. La temperatura è mite, potrebbe quasi sembrare primaverile. Faccio scorrere le mie playlist fino a scegliere Glenn Frey con la sua “You belong to the city”. Non credo ci possa essere pezzo più adatto per questo panorama. Le note del sassofono cominciano ad avvolgermi, il calore del whisky si diffonde in tutto il corpo. Di fronte a me la città, con tante storie da raccontare e tra le tante la mia. Continua a leggere
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Tempo
Albeggia, il silenzio è rotto solo dal cinguettio degli uccelli. Molti dormono ancora, altri gironzolando assonnati per casa, pochi camminano per la strada.
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Per tutta la notte
Venerdì sera. Un venerdì come tanti. Una sera come tante. Il semaforo verde dice che posso passare, andare avanti, Continua a leggere
Parole silenziose
L’estate se n’è andata, e con lei la spensieratezza delle giornate di sole, il calore che accarezza la pelle facendo dimenticare i problemi, la ricerca del refrigerio che ci distrae dalla quotidianità. Ha resistito quest’anno, non voleva cedere il passo, ma l’autunno era alle porte, pronto, con i suoi colori tenui, belli e tristi allo stesso tempo. Poi la spallata, il colpo di coda, la temperatura che cade e i primi accenni di una stagione che, diciamocelo, ha poco da regalarci. Non porta Continua a leggere
Sogno di una sera di piena estate
Mi piace questa Milano agostana, silenziosa, quasi deserta. Un po’ meno questo clima torrido, gli abiti intrisi di sudore non appena si passa da un ambiente climatizzato all’asfalto rovente della strada. Continua a leggere
Un refolo di vento
Un refolo di vento. In un estate torrida come quella che stiamo vivendo è qualcosa di prezioso. Prezioso come le persone semplici, Continua a leggere
Pensieri cupi e raggi di sole
Esistono giornate sì e giornate no. Oggi appartiene alla seconda specie. Esco dall’ufficio e la calura di questo venerdì di metà luglio Continua a leggere
Un salto negli anni ottanta
Non ero attento. O meglio, non mi rendevo conto che il tempo stava passando ed eccomi qui, in prossimità dei cinquanta, con la stessa voglia di vivere di trent’anni fa e con tanto ancora da fare.
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Errori
Giornata pessima, umore nero, tanto che nemmeno il fatto che sia venerdì mi aiuta a scaricare la tensione accumulata. Non ho nemmeno voglia di scegliere una playlist, quindi passo alla radio e lascio che sia il mio iPod a fare il resto. Stanno passando “Knockin’ on heaven’s door”. Continua a leggere
Tutto ciò che riesco a vedere.
“Ogni giorno mi stupisco mentre ti osservo in volto. Tutte le cose che hai dato, e niente che tu abbia voluto trattenere. Non c’è niente che tu abbia voluto trattenere di tutto ciò che hai dato”, sono le parole di una canzone dei Pearl Jam, non mie, eppure le ho pensate anch’io, più di una volta, osservando le persone che mi sono care e, talvolta, anche persone sconosciute.
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