Si fa attendere, specie negli ultimi anni. Fa capolino e si ritrae, alterna giornate di sole a giornate di pioggia, ma finalmente è qui, è arrivata, la primavera! E con lei la voglia di sole, di spazi aperti.
Da buon ultraquarantenne, affetto da sindrome di Peter Pan, mi risveglio dal torpore invernale, e vengo colto da un irrefrenabile desiderio di evasione, di libertà. Da cosa voglio scappare non lo so bene, non mi lamento della mia vita, ma è sufficiente l’idea di fare qualcosa fuori dagli schemi, qualcosa che vada aldilà delle abitudini, per sentirmi meglio.
Sono sul terrazzo, circondato da un bucolico paesaggio montano, nelle orecchie gli immancabili auricolari del mio iPod, quando i Rolling Stones, con le parole di “Start me up”, mi forniscono l’ispirazione: “se mi accendi non mi fermerò più”. Rientro in casa, cerco la giacca, pantaloni e scarpe adatte, mi cambio, scendo in box e “lei” è lì che mi aspetta. Quasi avesse sentito che era arrivato il momento, dopo tanto oziare.
Pigio il pulsante di avvio ed il bicilindrico comincia a cantare. Altra musica oggi, il mio amico iPod non se la prenderà sicuramente. Mi capisce.
Non ho ancora deciso dove andrò, mi lascerò guidare dalla strada. Punto a sud, direzione lago di Lovere, strada nota, senza sorprese, l’ideale per riscaldarsi un po’. Curve morbide, un paio di tornanti, qualche rotonda di troppo. Sono quasi a Lovere quando decido che il giro del lago è da evitare. Con una giornata come questa, sarà pieno di auto e moto, bello sicuramente, ma tutt’altro che rilassante. Inforco le gallerie che portano in Val Camonica, direzione Breno. Ho voglia di Crocedomini, quasi sicuramente ancora chiuso, ma un pezzetto di quella strada vale la fatica. L’aria si fa più frizzante, sicuramente più su c’è ancora la neve, ma sono attrezzato. Lascio le ultime case dietro di me e mi addentro nel bosco, percorro un paio di chilometri e mi fermo. Il silenzio diventa padrone, interrotto solamente dallo sfrigolio degli scarichi e dal fruscio delle foglie. Niente male. Mi godo questo angolo di paradiso per una decina di minuti, poi rimetto il casco, avvio la moto e punto verso casa. Per oggi può bastare.
Grande Marco, il tuo primo post mi è piaciuto, eccome se mi è piaciuto. Da oggi sei ufficialmente il co-autore del blog. 😉