Water Jet Flyboard, presto in soffitta?

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I flyboards a getto d’acqua di Franky Zapata sono diventati rapidamente molto famosi, ma il campione di jet ski francese ha obiettivi ben più stravaganti. Durante il fine settimana di metà Aprile di quest’anno, ha pubblicato il primo video che mostra la sua nuova creazione, il Flyboard Air, in azione.

L’Air, invece di utilizzare il getto d’acqua del jet ski, sembra equipaggiato con un motore a turbina, e permette di librarsi in cielo ad una altezza massima di 3.000 metri (wow!), per 10 minuti al massimo.

Ricorderete sicuramente che nel 2011, il campione di jet ski francese ha stupito il mondo con il lancio sul mercato del suo Flyboard, una “piatto” a getto d’acqua, collegato ad una moto d’acqua, in grado di spingere il flyboarder ad un’altezza massima di 9 metri e compiere ogni sorta di acrobazia. Il
Flyboard è così diventato molto rapidamente uno dei must da provare nelle proprie vacanze. Difficile da gestire e manovrare, richiedeva parecchia forza corporea e molti flyboarders son finiti dritti in acqua nel giro di pochi secondi. Era ed è tutt’ora la cosa più vicina ad una esperienza di volo. E, a quanto pare, potrebbe essere stato un trampolino di lancio per qualcosa di molto più evoluto.

Con il nuovo concept, Flyboard Air, sono stati eliminati il jet ski di appoggio e i tubi a idrogetto. Il sistema di gestione e controllo del Flyboard risulta essere un joystick legato al polso e comandabile manualmente; sono stati sostituiti i getti d’acqua con un motore a turbina ed uno zainetto che fungerebbe da serbatoio. Nel video (qui sotto) pubblicato, Zapata si alza in volo per più di 30 metri dal suolo, rimanendo comunque sopra lo specchio d’acqua in grado di offrirgli una protezione maggiore rispetto ad una striscia d’asfalto, nel malaugurato caso in cui si presentasse un’avaria e Zapata venisse giù come un sasso.

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Per quanto riguarda i dettagli tecnici, sono stati rilasciati solamente pochi numeri, quali l’altitudine massima di volo di 3000 metri circa e un’autonomia di 10 minuti di volo ad una velocità superiore ai 150 km/h. Ovviamente, alcune domande sorgono spontanee: che cosa fare in caso di guasto del motore? Come si può rendere più sicuro il volo per i comuni mortali che non sono al livello atletico-tecnico di Zapata? E’ responsabile vendere queste appareacchiature, non certo sicurissime e facili da gestire?

I paracadute sono inutili al di sotto dei 35 metri, perché semplicemente non hanno il tempo di aprirsi e rallentare la caduta. E anche ad un’altezza di 80 metri circa la cosa non cambia. Rimane pur sempre un altezza molto pericolosa. E i flyboarders vorranno sicuramente volare in prossimità di queste altezze, per osservare la prospettiva che offre il volo di un uccello nel cielo. Ciò significa che il Flyboard Air volerà per la maggior parte del tempo in una “zona mortale” tra i 9 e i 65 metri da terra, dove la rottura del motore a reazione o un eventuale errore di calcolo del combustibile immesso nello zainetto saranno catastrofici. Senza ali o autorotazione per portare l’Air a terra dolcemente, bisogna far affidamento esclusivamente alla spinta che genera.

Al di là dei problemi di sicurezza, non certo da sottovalutare, il Flyboard Air è equiparabile ad un hoverboard volante, e Franky Zapata è l’uomo perfetto per pilotarlo. Lui lo fa apparire agile e divertente, anche se risulta un’esperienza al limite delle capacità umane.

Vi lascio al video qui sotto, e aspettiamo di vedere come evolverà la cosa. Stay tuned!

Credits to: AMC & Gizmag.com

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