Etihad, la compagnia aerea di bandiera degli Emirati Arabi Uniti con sede ad Abu Dhabi, sta equipaggiando la sua flotta di Airbus A380 con una cabina che va ben al di sopra della normale first class presente nelle tratte a medio-lungo raggio dei velivoli commerciali.

L’aerolinea araba prevede di prendere in consegna il suo primo A380 nel mese di Dicembre, in concomitanza dell’arrivo del primo dei suoi 41 Boeing 787-9s. E prevede di introdurre altri cinque A380 nel 2015, tre nel 2016 e due nel 2017. Il primo volerà sulla tratta Abu Dhabi-Londra Heathrow e nei mesi a seguire verranno aggiunte altre destinazioni quali New York, Parigi, Melbourne e Sydney.

Tutti i velivoli saranno predisposti in una configurazione a tre classi per un totale di 498 posti, che è poi la configurazione base per questo tipo di aeromobile. La novità assoluta, però, riguarda due posti in “residenza” e i nove “appartamenti” in prima classe, mentre gli altri passeggeri troveranno posto sulle rimanenti 70 poltrone in business class e 417 in classe economica.

Etihad sarà la seconda compagnia aerea al mondo ad offrire le docce a bordo dell’A380, un concetto che è già stato introdotto dal suo concorrente Emirates. Ci sarà, infatti, una sola doccia a disposizione per i nove passeggeri di prima classe, mentre appunto la vera innovazione sarà la residenza da 12 metri quadri; si troverà a sinistra ed a poppa della scala anteriore e sarà composta da tre stanze separate comprendenti un soggiorno per due passeggeri durante le fasi di decollo e atterraggio, un bagno con doccia e la camera da letto che, però, non sarà dotata di finestrini.

Diversamente, il concetto di appartamento per la prima classe è molto diverso dagli standard industriali in uso al momento. I passeggeri avranno un posto a sedere e un letto pieghevole separato.

Pensate che ci possa essere qualcuno disposto a spendere $20.000 a tratta per due posti nella residenza, piuttosto che noleggiare un business jet per volare da Abu Dhabi a Londra?

Credits to Ethiad, Airbus, Aviation Week & Wikipedia