L’uomo di Marte (The Martian, 2014) è un romanzo di Andy Weir decisamente fantastico, intriso di colpi di scena, con il protagonista (per di più simpatico ed ironico in tutto il suo diario di bordo) che escogita ogni tipo di espediente pur di sopravvivere all’atmosfera marziana e poter un giorno rientrare sulla Terra. L’uomo di Marte sancisce l’esordio dell’autore americano appassionato di fantascienza, ingegnere del software e space nerd dichiarato, amante di ingegneria aerospaziale, fisica relativistica, meccanica orbitale e storia dell’esplorazione spaziale. Autopubblicato nel 2012, il libro, che ha cominciato a macinare copie su copie in pochi mesi, è stato acquistato da un editore ed è stato ripubblicato nel febbraio del 2014 con un contratto a sei zeri. E’ così diventato un bestseller mondiale tradotto in 30 Paesi e ha pure richiamato l’attenzione della Twentieth Century Fox che ne ha acquisito i diritti cinematografici e che, nel novembre 2015, ci porterà un film diretto da Ridley Scott e interprestato da Matt Damon, Jessica Chastain, Jeff Daniels e Sean Bean.
Sinossi
Mark Watney è stato uno dei primi astronauti a mettere piede su Marte. Ma il suo momento di gloria è durato troppo poco. Un’improvvisa tempesta lo ha quasi ucciso e i suoi compagni di spedizione, credendolo morto, sono fuggiti e hanno fatto ritorno sulla Terra. Ora Mark si ritrova completamente solo su un pianeta inospitale e non ha nessuna possibilità di mandare un segnale alla base. E in ogni caso i viveri non basterebbero fino all’arrivo dei soccorsi. Nonostante tutto, con grande ostinazione Mark decide di tentare il possibile per sopravvivere. Ricorrendo alle sue conoscenze ingegneristiche e a una gran dose di ottimismo e caparbietà, affronterà un problema dopo l’altro e non si perderà d’animo. Fino a quando gli ostacoli si faranno insormontabili…